domenica 23 gennaio 2011

Giggino, è antica questa chiesa!

giovedì 8 aprile 2010

La pietra magica di Salomone che cambierà il destino dell'Agro Aversano


L'ultimo ritrovamento del noto cercatore Giggino 'o Lupo risale al mese di Marzo del 2010, si tratta di una non meglio decifrata pietra con sopra inciso quello che molti ricercatori e archeologi hanno definito come il "sigillo del Re Salomone", dai più conosciuto col nome di "Nodo di Salomone". Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi della faccenda per informare l'opinione pubblica di quanto si cela dietro il misterioso oggetto in questione.

lunedì 17 novembre 2008

Giggino o' Lupo


Giggino o' Lupo, il cui vero nome è Luigi Murolo, è un pensatore illuminista e filantropo che ha dedicato parte della sua vita alla ricerca di reperti tesimonanti antiche e passate civiltà del territorio atellano. Nato a Succivo, piccolo borgo dell'antica liburia atellana, nella gioventù ha girato in lungo e in largo l'Europa per poi stabilirsi definitivamente nel suo paese di origine. Nulla a che vdere con gli sciacalli dell'archeologia (i cosidetti tombaroli) che, scavando e frugando nel sottosuolo preziosi reperti, hanno amputato gran parte delle testimonianze della storia archeologica del territorio atellano; egli si è dedicato solo alla ricerca "in superfice" di oggetti che nel corso dei secoli e dei decenni sono stati lasciati o smarriti da gente comune, vite erranti di questa che un tempo era stata una porzione felice di territorio italico e che ora contrasta, col suo degrado, con la nobiltà e la bellezza testimoniata da oggetti appartenuti alle belle epoche che furono. In questo spazio pubblichiamo le foto di quello che potrebbe essere definito "un segmento dell'attività di ricerca" di Giggino: la testimonianza di una religiosità pura e incontaminata oramai smarrita dalla maggioranza delle genti di questo territorio. Le medagline votive, alcune delle quali risalenti, con molta probabilità, al primo medioevo sono la testimonianza più viva di una straordinaria purezza d'animo delle popolazioni che in passato hanno abitato l'antica liburia atellana. Sono inevitabili, osservando le medagline, considerazioni e domande di carattere sociologico: perchè il nostro teritorio è ora così degradato? perchè le nostre genti raggiungono, in questo momento della nostra epoca, un picco così basso di moralità? La risposta Giggino, come del resto tutti quanti noi, la sta cercando con molta tenacia. Questa volta però c'è un aiuto prezioso per questa ricerca. La testimonianza di un tempo passato costruito su valori di lealtà e onestà che Giggino continua a regalarci, con sapienza e pazienza certosina, può esserci da monito per la costruzione di un "futuro migliore", senza odio e senza guerre. Grazie Giggì!